Stranieri: il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio per passare da dipendente a imprenditore

Da dipendente ad autonomo – il permesso di soggiorno: Gli stranieri che decidono di cambiare lavoro, mettendosi in proprio dopo essere stati dipendenti, non devono fare modifiche al permesso di soggiorno, finché questo resta valido. Infatti, questo documento comprende i motivi di lavoro subordinato, autonomo o familiari. In tale caso, se gli adempimenti normativi sono rispettati, non fa differenzail fatto che si tratti di lavoro dipendente o autonomo.

Camera di Commercio

Rinnovo

Dopo la scadenza, quindi in occasione della richiesta di rinnovo, si segnala il cambiamento nella domanda da presentare in Questura tramite posta con il kit dedicato. Se i motivi familiari sono più consistenti degli altri, il rinnovo può essere fatto ugualmente, senza che si debba segnalare la modifica lavorativa (conversione). Il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio e altri documenti La domanda di conversione deve essere mandata entro 60 giorni dal giorno della scadenza del permesso di soggiorno (gli stessi tempi stabiliti per la richiesta di rinnovo).

Se lo straniero lavora in proprio ed è già in possesso di un permesso di soggiorno riportante uno dei tre sopra citati motivi, per chiedere la conversione deve allegare al kit una copia di:

  • Passaporto valido e permesso di soggiorno per cui si chiede la conversione.
  • Codice fiscale o tessera sanitaria (valida come sostituto del codice fiscale).
  • Contratto di locazione o di comodato d’uso, o dichiarazione di ospitalità, o cessione di fabbricato, o altri relativi l’alloggio.
  • Numero di partita iva, certificato di iscrizione alla Camera di Commercio , licenza di esercizio dell’attività, iscrizione ad albi o registri e altri materiali che dimostrino l’esistenza di un lavoro autonomo.
  • Documenti che provino il reddito. Quello da dimostrare deve venire da fonti legali e l’importo deve superare quello minimo, stabilito dalla legge, per non partecipare alla spesa sanitaria (8.500 euro lordi annui).

Se l’attività è in corso da più di un anno, bisogna presentare la dichiarazione dei redditi; se da meno di un anno, è necessaria una relazione contabile, scritta con il supporto del commercialista (di cui si deve allegare una copia del tesserino) o di un Caf, che dimostri l’andamento dell’attività. Se il lavoratore ha una Certificazione Unica, anche dell’INPS per disoccupazione, o la dichiarazione dei redditi dell’anno prima, è meglio allegarne una copia, soprattutto nel caso di avviamento da meno di un anno.

  • Marca da bollo in originale da 16 euro.
  • Pagamento in originale di un bollettino postale da 130,46 euro.

Durata

Il nuovo permesso è valido per due anni, salvo che sia richiesto il permesso di soggiorno UE per chi si ferma a lungo, o che chi presenta la domanda abbia i requisiti minimi per avere quest’ultimo tipo di permesso e paga il relativo bollettino postale.

Oneri contributivi del lavoratore straniero

Il lavoratore straniero che opera in proprio deve versare i propri contributi previdenziali. Se non lo fa, oltre a rischiare d’incorrere in sanzioni amministrative, può avere problemi anche con il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.