Scegliere le giuste frese diamantate per gres porcellanato

Il gres è uno dei materiali più usati per realizzare piastrelle e altre superfici ad uso domestico. La sua grande durezza lo rendono durevole nel tempo e di facile manutenzione.

I problemi con il gres arrivano quando lo si deve forare per permettere il passaggio di un tubo o per sagomare una piastrella attorno a una struttura già esistente.

Meglio non tentare di forare questo materiale con comuni punte da muro montate su un trapano, perché il risultato potrebbe essere disastroso.

Per riuscire a forare il gres bisogna usare utensili diamantati come frese o foretti. La presenza del diamante garantisce l’abrasione anche dei materiali più duri, ma questo non basta per fare un bel lavoro.

Andiamo a vedere come è fatta una fresa diamantata e come usarla, ma anche perché il gres è così duro.

La durezza del gres: ecco perché si usano utensili diamantati

Per misurare la durezza dei materiali si utilizza la scala di Mohs che li classifica in 10 livelli: il livello 1 indica la scarsa resistenza del talco, mentre il 10 è attribuito alla durezza del diamante.

Il processo di lavorazione del gres porcellanato, detto greificazione, salda tra loro i granuli del materiale togliendo la porosità e conferendo una durezza che raggiunge il grado 8 sulla scala di Mohs (paragonabile al topazio).

Per questo motivo solo un foretto diamantato può scalfire una piastrella in gres praticando un foro preciso e senza scheggiature o rotture.

Fresa diamantata per gres porcellanato: meglio a secco o a umido?

Le frese diamantate, che sono chiamate anche foretti diamantati, hanno sempre bisogno di essere raffreddate, visto il grande calore che si sviluppa durante l’abrasione di materiali duri come il gres, il marmo, il cemento armato.

I metodi di foratura con utensili diamantati sono a secco o a umido.

La praticità porta ad usare molto più comunemente frese per gres porcellanato che lavorano a secco, ma per alcuni impieghi molto gravosi, come quando si vogliono bucare lastre molto spesse di marmo o cemento armato (per fare alcuni esempi), l’uso di un liquido refrigerante diventa indispensabile.

L’uso dell’acqua per raffreddare gli utensili diamantati può davvero comportare disagi e una serie di precise accortezze per non spandere il liquido ovunque.

Fortunatamente per la maggior parte dei lavori in una casa si usa la fresa diamantata a secco. Il consiglio, nel caso di una serie di buchida fare in successione, è quello di raffreddare qualche secondo la punta tra un foro e l’altro.

Il tempo di vita dell’utensile dipende anche da quanto esso si surriscalda e, di conseguenza, si rovina.

La fresa diamantata può avere diverse corone

Quella che comunemente chiamiamo punta diamantata per gres porcellanato, in realtà è una fresa o un foretto, ma resta il fatto che l’estremità tagliente può avere diverse forme.

Una corona segmentata non può essere usata per forare piastrelle di ceramica, perché più adatta a lavori gravosi in cui non si cerca la perfezione della finitura.

Il gres deve essere forato con apposite frese a corona continua o con tecnologia Vacuum che garantiscono lavori precisi, senza sbavature o rotture, a patto che si usino correttamente.

Le cose da ricordare sono:

  • Non fare mai una grande pressione sull’utensile
  •  Iniziare la foratura in obliquo
  • Continuare a descrivere piccoli cerchi mentre la fresa penetra

Prendendo in considerazione tutto quello che si è descritto in questo articolo, sarà possibile scegliere le più idonee frese diamantate, come quelle proposte da Workdiamond, azienda leader del settore utensili diamantati.