Le tre regole per un Logo da paura

Il logo è un elemento importantissimo per un’azienda, un’agenzia di comunicazione deve guidare il cliente e fargli comprendere che esso contribuisce a creare l’identità propria del marchio riuscendo a sintetizzare i suoi valori ed a proporli al cliente, che riconoscerà facilmente essa ed i suoi prodotti. Ma come realizzare un logo efficace e memorabile? Innanzitutto è necessario conoscere la storia dell’azienda, il suo settore di attività, i suoi prodotti, le tendenze e particolarità dei loghi dei concorrenti, ed usare tutte queste informazioni come punto di partenza.
E poi bisogna seguire tre regole fondamentali.

La prima è puntare sulla semplicità e sulla versatilità, in modo che il logo che andrete a creare sia facilmente riconoscibile, evitando inutili aggiunte di colori, font e simboli grafici. Un logo non sempre richiede un pittogramma. Ci sono infatti tre tipologie di loghi: i logotipi, i pittogrammi o una combinazione dei due precedenti. A volte è più efficace un semplice logotipo senza pittogramma quando un’azienda o alcuni prodotti hanno la necessità di essere riconosciuti più con il proprio nome che non con un’idea racchiusa in un elemento grafico come un pittogramma. Esempi di questo tipo sono ZARA, Google, Yahoo, Prada, solo per citarne alcuni.

I loghi devono essere anche versatili ed adattabili su qualsiasi superficie o forma, poiché devono essere riprodotti sia su piccole aree come un biglietto da visita, sia su aree molto più estese come può essere un telone pubblicitario. Dovranno essere quindi progettati con un software di grafica di tipo vettoriale come Adobe Illustrator. Ma ce ne sono anche alcuni gratuiti scaricabili da internet. Questi programmi vi consentiranno di creare forme scalabili in piccolo o in grande senza la perdita di definizione. La seconda regola è essere coerente con ciò che l’azienda vende e produce, ed essere adeguato al pubblico a cui si rivolge.

Terza regola è la possibilità di essere riducibile all’estremo. Infatti, come accennato precedentemente, un logo deve riuscire ad essere riconoscibile anche se viene stampato su superfici piccolissime. Per la scelta del colore si dovrà fare riferimento al range emozionale dettato dalla psicologia dei colori, e da ciò che l’azienda vuole far trasparire e trasmettere all’esterno con l’uso del proprio logo. La maggior parte dei consumatori sceglie ed acquista infatti i prodotti in base al loro colore ed alle emozioni che essi suscitano. Colori accesi come il rosso, l’arancione, il giallo generano emozioni forti ed ottimismo mentre colori come verde e blu, calma, fiducia e riflessione. Questi ultimi si addicono ad aziende del settore tecnologico, banche, ed assicurazioni mentre i primi ad aziende del settore alimentare e dell’energia.